Gruppo di interesse Giovani e abbandono scolastico

Mi occupo da tempo, con vari ruoli, di giovani in abbandono scolastico, target complesso, difficile, con cui la sensazione è di non fare e non essere mai abbastanza. La mia prima esperienza fu nel 2010 quando ancora studente di psicologia, come tutor d’aula, entrai in un progetto chiamato di “messa a livello” che aveva l’ardito obiettivo di recuperare 100 giovani dai 16 ai 18 anni in abbandono scolastico divisi in 4 classi.

In questo “tritacarne” mi resi perfettamente conto della complessità di questo target, di una estrema difficoltà di tutor e professori nell’interagire e nell’arginare il temperamento di questi giovani così arrabbiati e resistenti a qualsiasi proposta. Docenti che lasciavano l’incarico dopo un giorno di lezione, tutor e personale scolastico sfiniti nel dover rincorrere e arginare continuamente quella che a volte sembrava dinamite pronta ad esplodere.

Mi scontrai con la consapevolezza che c’erano pochi colleghi che si occupavano di questo tipo di target. Molti lavorano con l’orientamento scolastico con giovani nel contenitore scuola ma pochi, pochissimi in questo territorio di frontiera nel margine fra la scuola e la strada. Territorio dove c’è un gran bisogno di condivisione, buone pratiche, suggerimenti concreti e esperienze che possano fare da collante ad una prassi operativa adeguata, anche se ovviamente cucita sul preciso contesto.

Troviamo questo tipo di giovani ovunque, nelle scuole quando la loro strada sembra tracciata da una istituzione che talvolta sembra etichettarli molto velocemente finendo per escluderli di fronte ad un comportamento ed un andamento considerato non rimediabile. Li troviamo nei percorsi formativi regionali (in Toscana fino a qualche anno fa corsi professionalizzanti di prevenzione del Drop Out scolastico, oggi corsi IEFP – Istruzione e formazione professionale ) che raccolgono giovani che scelgono talvolta anche a 14 anni di non volerne sapere niente della scuola, o che dopo una bocciatura credono di non essere adatti, portati per l’apprendimento e vogliono imparare un mestiere.

Per questo motivo ho deciso di  creare un gruppo di condivisione fra colleghi che si occupano di giovani in abbandono scolastico:

  • per fare fronte comune,
  • per scambiarsi esperienze concrete su casi singoli,
  • per capire cosa funziona e cosa non funziona nei nostri interventi e
  • per proporre iniziative concrete a sostegno dei colleghi che lavorano in questa zona di frontiera.

Se anche tu lavori/hai lavorato con questo target e pensi/vuoi partecipare per dare un contributo puoi scrivermi a Duccio Bianchi duccio78@yahoo.it