Lavorare con migranti, rifugiati politici e persone provenienti da Paesi in via di sviluppo rappresenta una grande opportunità per comprendere meglio le dinamiche dell’inclusione sociale e lavorativa. Tuttavia, non mancano le difficoltà. Le barriere che affrontano i migranti nel processo di integrazione lavorativa sono molteplici e complesse.
Le principali sfide
- Barriere linguistiche
La scarsa conoscenza della lingua del Paese ospitante rappresenta un limite significativo. Questo ostacolo non solo impedisce l’accesso alle informazioni e alla formazione, ma complica anche la partecipazione a colloqui di lavoro e la comunicazione sul luogo di lavoro. - Riconoscimento delle competenze
Molti migranti possiedono competenze e qualifiche rilevanti acquisite nei loro Paesi di origine. Tuttavia, la mancanza di riconoscimento formale di tali esperienze riduce le loro opportunità professionali. Spesso, inoltre, gli stessi migranti tendono a sottovalutare il valore delle proprie esperienze pregresse. - Discriminazione e stereotipi
Pregiudizi culturali e discriminazioni possono limitare le possibilità lavorative, creando un ambiente poco accogliente e ulteriori barriere all’integrazione. - Difficoltà logistiche
Problemi di trasporto, mancanza di una rete di supporto o situazioni abitative precarie possono ostacolare la partecipazione a percorsi di formazione e al mercato del lavoro.
Un orientamento professionale efficace
Un intervento di orientamento efficace deve rispondere alle specifiche esigenze dei migranti, valorizzando il loro potenziale e fornendo strumenti pratici per affrontare le sfide. Alcuni punti chiave sono:
- Valutazione delle competenze
Strumenti come il bilancio di competenze permettono di identificare e valorizzare le capacità, sia formali che informali. In presenza di difficoltà linguistiche, l’uso di strumenti visivi può facilitare il processo. - Formazione linguistica mirata
Fornire informazioni sui corsi di lingua gratuiti disponibili sul territorio è essenziale, soprattutto nei primi mesi dall’arrivo. La formazione linguistica non solo migliora le prospettive lavorative, ma favorisce anche una maggiore integrazione sociale. - Riconoscimento delle qualifiche
È fondamentale supportare i migranti nel processo di equiparazione dei titoli di studio e delle esperienze lavorative, avvalendosi di enti specializzati. - Accompagnamento al lavoro
L’ingresso nel mercato del lavoro può essere facilitato attraverso:- Aiuto nella scrittura del CV e nella preparazione ai colloqui.
- Costruzione di reti con aziende sensibili ai temi dell’inclusione lavorativa.
- Utilizzo di piattaforme digitali per la ricerca di lavoro.
Il ruolo dell’orientatore
Un orientatore professionale gioca un ruolo cruciale nel supportare i migranti durante il percorso di inserimento lavorativo. Fornire assistenza personalizzata e costruire un piano d’azione a 360 gradi sono aspetti fondamentali per superare le barriere e promuovere una reale inclusione.
A cura di Duccio Bianchi Membro del Consiglio Direttivo Registro Nazionale Orientatori® promosso da L. Evangelista®
Puoi iscriverti gratuitamente se nell’ultimo triennio hai svolto almeno 800 ore di attività di orientamento retribuita.
È inoltre possibile l’iscrizione gratuita anche se ti sei formato o ti stai formando come Orientatore con ☆ Leonardo Evangelista ☆