L’orientamento è una disciplina complessa e variegata, che cambia profondamente in base al pubblico a cui si rivolge. La differenza più marcata emerge nel lavoro con gli adulti rispetto a quello con giovani studenti. Sebbene entrambi i contesti condividano l’obiettivo di guidare la persona verso scelte consapevoli, il focus e l’approccio variano significativamente. In questo articolo esploriamo come queste differenze influenzino il modo di affrontare le emozioni, il potenziale e la resilienza.
Lavorare con gli Adulti: Emozioni e Resilienza
L’orientamento degli adulti è spesso intriso di emozioni profonde legate a momenti critici della vita lavorativa. Per molte persone adulte, la necessità di ricorrere a un operatore di orientamento nasce da situazioni difficili come:
- Perdita del lavoro.
- Insoddisfazione professionale.
- Transizioni di carriera forzate.
- Sentimenti di inadeguatezza legati a competenze percepite come obsolete.
Queste esperienze possono portare a una crisi d’identità professionale, in cui il senso di valore personale viene messo in discussione. L’operatore di orientamento, in questo contesto, non deve solo fornire strumenti pratici, ma anche lavorare sulle emozioni legate a questi eventi. La capacità di accogliere e validare tali emozioni è fondamentale per costruire un rapporto di fiducia.
Un approccio empatico e focalizzato sulla resilienza diventa essenziale. Resilienza significa aiutare l’adulto a trasformare le difficoltà in opportunità di crescita, rafforzando la capacità di adattarsi al cambiamento e di cogliere nuove opportunità. Alcuni strumenti utili includono:
- Bilancio delle competenze, per far emergere talenti nascosti o dimenticati.
- Colloquio basato su abilità di counseling e coaching, per riaccendere la fiducia in sé stessi.
- Storytelling professionale, per reinterpretare il proprio percorso in chiave positiva.
Orientamento per Studenti: Aspirazioni e Potenziale
Con gli studenti giovani, l’orientamento assume una prospettiva diversa. In questa fase della vita, le emozioni sono meno legate al passato e più orientate al futuro. La sfida principale è aiutare i giovani a esplorare e scoprire il loro potenziale. Molti studenti si trovano in una fase in cui:
- Non conoscono pienamente le proprie attitudini.
- Sono influenzati dalle aspettative familiari o sociali.
- Affrontano l’ansia legata a decisioni importanti, come la scelta di un percorso scolastico o universitario.
L’operatore di orientamento, in questo caso, aiuta a far emergere aspirazioni e motivazioni. Il focus è educativo e formativo: non si tratta solo di fornire informazioni sui percorsi disponibili, ma di stimolare un processo di crescita personale. Tecniche efficaci includono:
- Test attitudinali, per aiutare lo studente a individuare i propri punti di forza.
- Incontri informativi sulle possibilità post secondaria di primo grado e sulle possibilità post secondaria di secondo grado
- Tirocini orientativi e attività di volontariato per conoscere direttamente degerminati ambiti lavorativi e figure professionali e per mettersi alla prova in contesti reali
- Laboratori esperienziali, che favoriscano l’esplorazione delle proprie passioni e competenze.
A differenza degli adulti, gli studenti hanno davanti un ventaglio di possibilità più ampio, con meno vincoli. L’obiettivo principale dell’orientamento è dunque quello di aprire prospettive, favorendo una visione positiva e costruttiva del futuro.
Un Approccio Diversificato per Pubblici Diversi
Mentre l’orientamento degli adulti può richiedere di gestire fragilità e ricostruire una narrazione positiva di sé stessi, quello scolastico e universitario punta sull’esplorazione e sulla costruzione di una direzione. In entrambi i casi, però, il ruolo dell’operatore di orientamento è fondamentale:
- Con gli adulti, deve saper accogliere e gestire le emozioni, accompagnando la persona verso un nuovo equilibrio.
- Con gli studenti, deve stimolare curiosità e consapevolezza, promuovendo una crescita armoniosa e responsabile.
L’empatia, la capacità di ascolto e l’abilità di adattare l’approccio alle esigenze specifiche della persona sono competenze chiave in entrambi i contesti.